bookmark_borderSono passati nove anni ma rimane ricchissimo

Sono passati nove anni ma rimane ricchissimo di spunti, parlo dell’intervento introduttivo di Mauro Zani al primo incontro pubblico per lanciare “Coalizione Civica”, fine settembre inizio ottobre 2015 (non ricordo bene).
Avevo registrato e ripulendo un harddisk ho ritrovatto il file. Grazie all’AI l’ho sbobinato in pochi minuti.

Forse la punteggiatura è da controllare meglio ma il messaggio e  il senso è FORTE & CHIARO.
Ho pensato a quanto lavoro, quante energie e quante speranze dietro a quei 30 minuti. Ho pensato allo smarrimento politico di Mauro Zani quando tutto quel lavoro è stato stravolto e “scippato” dai soliti furbetti del quartierino. I soliti incapaci di pensare in grande e sul lungo periodo, ma capacissimi di saccheggiare e stravolgere ….

Secondo me va riascoltato, ridigerito e riuttualizzato i motivi di fondo ci sono tutti anche aggravati!


AUDIO E TRASCIZIONE

Primo incontro pubblico di Coalizione civica – intervento introduttivo di Mauro Zani

Benvenuti.

Da stasera la Coalizione Civica Bologna esce dalla sua virtuale clandestinità. Ci siamo stati immersi per tutta l’estate, abbiamo superato il generale agosto e adesso siamo qui, tutto sommato abbastanza numerosi, sufficienti in questo momento a condurre le nostre battaglie.

Il nostro obiettivo è quello di avviare una nuova stagione per Bologna. Continua a leggere “Sono passati nove anni ma rimane ricchissimo”

bookmark_borderSi comprimono gli spazi di agibilità e di libertà… anche a Bologna

Rubato il 14 febbraio 2025

In vista della manifestazione regionale del 22 febbraio contro il Ddl Sicurezza, una riflessione sui provvedimenti che in città aprono le porte alle misure liberticide del governo Meloni. 12 Febbraio 2025 – 14:02

Non siamo arrivati ai livelli di Torino, dove i magistrati della Procura della Repubblica stanno facendo a gara col Governo nell’accusare attiviste e militanti del centro sociale Askatasuna e del movimento No Tav di un reato che è “un non senso”: «Associazione a delinquere finalizzata a commettere la resistenza… in Torino e altrove dal 2009 in poi, persone si sarebbero associate allo scopo non già di esprimere le loro proteste, bensì di opporre resistenza ai pubblici ufficiali che quelle espressioni di dissenso avessero ostacolato». Non siamo ancora ai quasi sette milioni di euro di risarcimenti richiesti sempre a Torino dall’Avvocatura dello Stato, costituitasi in giudizio per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del ministero dell’Interno e del ministero della Difesa: 3.595.047 euro a titolo di danno patrimoniale in favore del ministero dell’Interno per il «costo dell’attività investigativa svolta ai fini dell’individuazione dei responsabili degli illeciti, nonché con riferimento alla spesa sostenuta a titolo di straordinari, indennità accessorie ed indennità di ordine pubblico corrisposte al personale impiegato»; altri 3.208.230 euro a titolo di danno non patrimoniale, in favore del Ministero dell’Interno, del ministero della Difesa e della Presidenza del Consiglio per il danno alla loro «immagine» e precisamente al loro «prestigio» e alla loro «credibilità».

A Bologna non è ancora così esplicita questa aggressione e questo accanimento alle libertà fondamentali, ma quello che sta avvenendo nella nostra città, in questi ultimi mesi, è una anticipazione, punto per punto, del Ddl Sicurezza che vorrebbero approvare nelle prossime settimane.

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bookmark_borderLa fine dell’Europa

Rubato a Paolo Soglia il 14 febbraio 2025
Mentre Trump e Putin si attovagliano al tavolo della spartizione dell’Ucraina riformulando un novello patto Molotov-Ribbentrop sul modello dell’agosto del 1939, le paure dei leader (per mancanza di prove) Europei si trasforma in panico.
Zelensky è li in un angolino che piange perché Trump non lo chiama mentre decide le sorti del suo paese con Putin, ma questo era ampiamente prevedibile. La sua sorte era segnata fin dall’inizio: un pupazzo creato dagli USA da far ballare sul palcoscenico della Storia per poi gettarlo nel cestino a commedia finita.
Crimea e Dombas a Putin e Ucraina fuori dalla Nato. A Trump il bottino di guerra: quel 60% di terre rare che resteranno sotto la giurisdizione di Kiev, valore stimato 500 miliardi, per pagare “le riparazioni di guerra” : i 175 miliardi versati direttamente all’Ucraina da Biden (gli altri soldi non si sono mai spostati dagli Usa essendo commesse militari che finivano a imprese americane), più ovviamente gli interessi. Continua a leggere “La fine dell’Europa”

bookmark_borderQuei segnali di una Bologna elitaria che la classe dirigente finge di non vedere

Rubato a Radio città  fujiko il 7 febbraio 2025

 

Che Bologna stia sempre più perdendo la propria dimensione popolare in favore di una città a misura di persone facoltose non è più solo una sensazione, magari di vetusti nostalgici dei tempi andati.
La città del sindaco socialista Francesco Zanardi che aprì i forni del pane e utilizzò un piroscafo per gli approvvigionamenti energetici nel tentativo di calmierare i prezzi dei beni di prima necessità e difendere la popolazione dall’inflazione è solo un ricordo lontano di più di un secolo fa. Oggi la classe dirigente cittadina, sia politica che economica, si muove nel solco delle dottrine del business finanziario, al punto che, consapevolmente o meno, sta cambiando il volto e la composizione sociale della città stessa.

Questa trasformazione è sempre più misurabile e la gentrificazione non è più solo lo spauracchio agitato in uno slogan di un centro sociale (da cui, non a caso, la città è stata completamente “ripulita”).
Sono i dati forniti dalle stesse istituzioni cittadine a restituire l’immagine di una Bologna elitaria e quel che è peggio è che le stesse istituzioni li celebrano come successi, poiché i criteri di valutazione sono quelli del profitto.
Solo negli ultimi giorni sono state due le occasioni in cui sono stati presentati dati che raccontano questa storia: i risultati dell’aeroporto Marconi e dei flussi turistici da un lato e le nuove immatricolazioni dell’Università di Bologna dall’altro. Continua a leggere “Quei segnali di una Bologna elitaria che la classe dirigente finge di non vedere”

bookmark_borderLa strategia del cuculo … e le elezioni bolognesi

strategia del cuculoCome si sa, il Cuculo (Cuculus Canorus) è un uccello parassita.
Depone il suo unico uovo nel nido di altri uccelli insettivori, generalmente molto più piccoli di lui. Una volta nato, il suo ardimentoso pulcino si occuperà di defenestrare uova o altri fratelli acquisiti.
Da qui in poi, per i piccoli genitori adottivi che ormai saranno caduti nel suo inganno, sarà un figlio unico sempre più ingombrante e vorace.
Una volta cresciuto se ne andrà, senza tanti ringraziamenti.
E’ una strategia evolutiva su cui non ha senso esprimere un giudizio morale, ma forse ha qualche cosa in comune con quello che è accaduto e accadrà attorno alle prossime elezioni bolognesi.
Conoscendomi, non sarà difficile immaginare a quale “cuculo” mi riferisco.
La strategia trasformistica applicata da quest’ultimo per giungere al fine elettorale del suo camuffamento è sicuramente più raffinata e forse non pienamente coincidente con quella del suo parente “pennuto”, ma il risultato finale sicuramente sì.

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